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Quella scatola chiamata Televisione

di Sara Pezzuolo

Se i nostri nonni sono cresciuti senza televisione e senza altre comodità l’idea di “rinunciare” alla “scatola parlante” oggi come oggi sembra una cosa impossibile. Citando una frase che mi fa sempre sorridere della mia nonna “si stava meglio quando si stava peggio” non rimane che sorridere e, forse forse, concordare! Difatti la “scatola” (così come la chiama la nonna) fa male…non solo e non tanto per i contenuti (cosa che solo di per se meriterebbe attenzione) ma nuoce anche allo sviluppo linguistico dei minori. In tal senso è molto interessante quanto evidenziato da uno studio pubblicato su Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine nel giugno 2009 condotto dal prof. Christakis et al. “Audible Television and decrease adult word”. Lo studio coinvolgeva bambini di età compresa tra i 2 mesi ed i 4 anni e sono stati analizzati i suoni ambientali emessi dalla TV assieme alle vocalizzazioni dei minori, al numero delle parole pronunciate da un adulto e le loro interazioni reciproche. I risultati hanno evidenziato che la TV accesa o comunque il suono della TV, riduce in maniera significativa sia il numero di parole pronunciate dall’adulto, sia il numero delle vocalizzazioni dei bambini sia il numero delle interazioni minore-adulto. Questi studi, secondo quanto affermano i ricercatori, sono in grado di spiegare l’associazione tra l’esposizione alla TV e i ritardi nello sviluppo del linguaggio. In tal senso è utile ricordare i consigli dei pediatri del Seattle Children’s Research Institute: – con i bambini piccoli è importante scegliere attività che stimolino il linguaggio, la curiosità, etc.; – con bambini più grandi è importante preferire la visione di programmi non violenti, limitando comunque la visione della televisione a non più di due ore al giorno; – durante i pasti evitare di tenere la televisione accesa in modo tale da favorire scambi e comunicazioni; – non utilizzare la visione delle televisione come premio o punizione; – data l’azione passiva della televisione, è importante che questa non sia tenuta accesa come “compagnia”; – evitare che la TV sia posizionata nella camera da letto dei minori;  Alla fine quindi farsi una bella corsa all’aria aperta, acquistare un bel gioco, ridere, scherzare e disegnare alla lunga non hanno età… come a dire che, ancora una volta, nonostante il progresso dai nostri nonni abbiamo sempre da imparare.  (Per maggiori dettagli si rimanda all’articolo della ricerca citata in Arch., Pediatr., Adolesc., Med., “Audible television and decreased adult word, infant vocalizations, and conversational turns: a population-based study”, Jun 2009, 163 (6), 554-8;) 

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