Il presente documento è frutto del lavoro sinergico ed interdisciplinare tra le molteplici figure professionali che, a diverso titolo, intervengono e operano nella gestione del conflitto familiare: magistrati, avvocati, psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, assistenti sociali, con lo scopo di fornire buone prassi per la Consulenza Tecnica in materia di affidamento e collocazione dei figli nei procedimenti di separazione e/o divorzio, nei procedimenti a tutela dei minori quali quelli ex art. 337 ter c.c. di limitazione e ablazione della responsabilità genitoriale, di affidamento avanti al Tribunale Ordinario e al Tribunale per i Minorenni, di adottabilità e di adozione avanti al Tribunale per i Minorenni.
Linee Guida
Il quesito sulla idoneità a rendere testimonianza dei minori. Comunicato AICPF
La AICPF esprime alcune preoccupazioni per quanto riguarda la grande variabilità dei quesiti che vengono posti all’esperto in tema di minori testimoni e presunte vittime in procedimenti penali. A fronte di un’omogeneità dei quesiti che il magistrato pone al perito per valutare l’imputabilità di un soggetto adulto (capacità di intendere e di volere al momento del fatto, pericolosità sociale e capacità di stare in giudizio), in merito ai quali sussiste un sostanziale consenso da parte della comunità scientifica di riferimento, nell’ambito delle valutazioni inerenti il minore testimone gli esperti si trovano confrontati con un’ampia gamma di quesiti che variano a seconda del magistrato, del tribunale e dell’area geografica, senza che siano avvenuti i necessari preliminari chiarimenti riguardo gli ambiti di pertinenza entro i quali si deve svolgere l’indagine psicologica richiesta la quale per legge dovrebbe rivolgersi alla valutazione della capacità di rendere testimonianza.
Comunicato della Società di Psicologia Giuridica sulla frequentazione genitori-figli nei casi di separazione
Nel corso dei lavori, svoltisi nell’ambito del convegno “Diritto e Psicologia: le nuove acquisizioni tecnico scientifiche della psicologia giuridica in campo penale e civile”, tenutosi all’Università di Padova l’11 e 12 maggio u.s., sono state illustrate, tra l’altro, le Linee guida in tema di affidamento dei figli adottate dal Tribunale di Brindisi. Sono stati altresì illustrati gli esiti delle più recenti ricerche internazionali tenutesi su questa materia. La Società di Psicologia Giuridica (SPG) esprime al riguardo preoccupazione per l’aumento delle separazioni ad alta conflittualità, che spesso è causa e conseguenza al tempo stesso del regime di frequentazione dei figli. Tali condizioni spesso determinano la perdita da parte degli stessi dei contatti con un genitore e sono divenute un serio problema di salute pubblica.
Le tabelle del tribunale di Milano per il risarcimento dei danni non patrimoniali. Edizione 2018
Lo scorso 14 marzo sono state presentate e trasmesse le nuove tabelle dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Milano, a firma del Presidente Damiano Spera e della dott.ssa Elena Riva Crugnola, per il risarcimento del danno non patrimoniale.
Le tabelle concernono la liquidazione del danno non patrimoniale derivante da lesione della integrità psico-fisica e dalla perdita grave del rapporto parentale oltre ulteriori elaborazioni che stabiliscono Criteri orientativi per la liquidazione del danno non patrimoniale da “premorienza” (ovvero danno legato alla effettiva durata della vita), il danno terminale (detto anche danno da lucida agonia), il danno da diffamazione a mezzo stampa e con altri mezzi di comunicazione di massa (danno da lesione dell’immagine della persona) e il danno ex art. 96 c.p.c. terzo comma (danno da lite temeraria)
Nonostante la comunità scientifica abbia più volte espresso le proprie posizioni in merito all’alienazione genitoriale ed alla sua fondatezza teorica – quale condizione che può verificarsi nelle separazioni altamente conflittuali coinvolgendo i minori e portandoli all’insorgere di problematiche significative – capita talvolta di incontrare professionisti che asseriscono che, l’alienazione genitoriale, sia “priva di valore scientifico” o una “teoria strampalata”.
Diventa allora necessario ricordare gli importanti contributi della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) Linee Guida in tema di abuso sessuali su minori redatte nel 2007, ma sempre molto attuali, ed il comunicato stampa della medesima SINPIA del 2013.
Documento sulle prestazioni sanitarie etero-determinate: diritto alla salute e libertà di scelta
Premessa
Gli interventi psicologici a carattere sanitario sono un formidabile strumento di tutela del benessere psichico, fisico e sociale messo a disposizione delle persone dalle professioni e dalle scienze psicologiche. Nello specifico la valenza curativa della psicoterapia è stata recentemente ribadita dal Sistema Sanitario Nazionale che ha inteso favorirne l’accesso inserendola nei Livelli Essenziali di Assistenza. Tuttavia, il ricorso alla psicoterapia necessita di peculiari condizioni di impiego che garantiscano gli interessi del paziente, favoriscano l’efficacia dell’intervento e ne limitino gli effetti iatrogeni. Tali condizioni sono fondamentalmente rinvenibili nelle teorie e tecniche di riferimento dei vari orientamenti psicoterapici.
Buone prassi giudiziarie e psicosociali in favore della bigenitorialità e di contrasto all’alienazione parentale
Le separazioni conflittuali rappresentano un fenomeno molto dannoso per la salute psicofisica sia dei genitori che dei figli minorenni e non di rado generano difficoltà relazionali tra figlio e genitori con conseguenze a distanza anche gravi, in primis per i figli, costituendo una condizione di stress cronico.
Pertanto si rendono necessarie valutazioni psicoforensi e modelli di intervento tempestivi ed efficaci, tali da consentire il rispetto delle decisioni dei tribunali e la tutela dei diritti dei soggetti coinvolti, attraverso un coordinamento tra autorità giudiziaria ed agenzie sociali e sociosanitarie, prevenendo così il consolidamento di situazioni pregiudizievoli per i minori coinvolti sino a configurarsi un vero e proprio problema di salute pubblica.
Anche Salerno sull’applicazione dell’affidamento condiviso: dal concetto di residenza privilegiata alla partecipazione dei genitori alla quotidianità dei figli
Dopo le Linee Guida di Perugia Brindisi anche Salerno si esprime sull’applicazione dell’affidamento condiviso con una nota del dott. Giorgio Jachia Coordinatore della Prima Sezione Civile del Tribunale. Nella nota redatta, partendo dalla risposta giurisdizionale, si analizzano i diversi aspetti che sono fonte di “confusione” nell’applicazione dell’affidamento condiviso e, passo dopo passo, si perviene ad ipotizzare l’utilizzo di nuove terminologie più consone al dettato normativo. L’auspicio è che concretamente la responsabilità bigenitoriale sia affidata ad entrambi genitori con “l’attribuzione ad entrambi i genitori di momenti (quand’anche differenti) di partecipazione alla quotidianeità dei figli….”.
Le Linee Guida proposte dalla British Psychological Society del 2008 sulla memoria nei procedimenti legali derivano da una revisione degli studi sulla memoria e da un accurato approfondimento delle questioni giuridiche con particolare riferimento all’ambito della testimonianza.
L’obiettivo delle Linee guida è fornire, a coloro che sono coinvolti nei differenti procedimenti (penale e civile), elementi dai quali partire per considerare le questioni inerenti la memoria quando essa è coinvolta nel contesto giuridico.
La pubblicazione è suddivisa in sezioni così individuate:
- Panoramica generale;
- Considerazioni giuridiche: prove e testimone esperto;
- Considerazioni psicologiche: la natura della memoria;
- Gruppi vulnerabili: bambini, altri adulti e altri gruppi;
- Memoria, trauma e stress;
- Interviste e dichiarazioni dei testimoni;
La raccomandazione degli Autori è che le Linee guida vengano utilizzate come punti chiave e non come informazioni assolute tenendo presente sia la continua evoluzione degli studi sulla memoria sia la volontà di fornire, agli esperti, basi più solide per motivare i processi decisionali.
Dopo il Protocollo per il processo di Famiglia del Tribunale di Perugia del 2014, anche il Tribunale di Brindisi ha elaborato le Linee Guida per la sezione famiglia.
Gli aspetti evidenziati nel documento prevedono la residenza, la frequentazione, l’assegnazione della casa familiare, il mantenimento, e l’ascolto del minore.