Il presente documento è frutto del lavoro sinergico ed interdisciplinare tra le molteplici figure professionali che, a diverso titolo, intervengono e operano nella gestione del conflitto familiare: magistrati, avvocati, psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, assistenti sociali, con lo scopo di fornire buone prassi per la Consulenza Tecnica in materia di affidamento e collocazione dei figli nei procedimenti di separazione e/o divorzio, nei procedimenti a tutela dei minori quali quelli ex art. 337 ter c.c. di limitazione e ablazione della responsabilità genitoriale, di affidamento avanti al Tribunale Ordinario e al Tribunale per i Minorenni, di adottabilità e di adozione avanti al Tribunale per i Minorenni.
separazione
Collocamento alternato e benessere psicofisico dei figli di genitori separati
L’esperienza della Norvegia conferma che il collocamento alternato all’esito della separazione dei genitori è la soluzione migliore.
Secondo gli Autori di un’ennesima ricerca condotta su un campione di 7.000 giovani di età compresa tra i 16 ed i 19 anni il collocamento alternato, ovvero la frequentazione regolare di entrambi i genitori, è funzionale alla salute mentale, allo sviluppo delle relazioni sociali etc. dei figli di genitori separati (Aasen Nilsen, S., Breivik, K., Wold, B., & Bøe, T. (2017). Divorce and Family Structure in Norway: Associations With Adolescent Mental Health. Journal of Divorce & Remarriage, 1-20)
Riflessioni in corso. La valutazione della personalità dei genitori nelle consulenze per affidamento minori quale ratio?
Il presente contributo vuole promuovere la riflessione sul fatto che, sempre più spesso, i quesiti che vengono assegnati ai C.T.U. in merito alla valutazione delle capacità genitoriali prevedono una valutazione della personalità di quest’ultimi.
“Il CTU esaminati gli atti ed i documenti di causa (….) dica quale sia lo stato psicologico ed emotivo e la personalità dei genitori” o, laddove tale esplicito riferimento non venga fatto e si rimandi ad un quesito maggiormente generico (ad esempio “… esperito ogni opportuno accertamento”) la metodologia adottata nella consulenza è quella di procedere – sia in un caso che in un altro – alla valutazione della personalità dei genitori.
Da qui l’utilizzo, del tutto foriero all’accertamento della presunta capacità genitoriale, di test di personalità, di reattivi grafici, di proiettivi (di cui il professionista spesso dimentica persino la validità ed attendibilità) atti a valutare la personalità del soggetto esaminato e su di essa riferire al Giudice.
Ma la domanda a questo punto sorge spontanea: la capacità genitoriale è direttamente correlata alla personalità? Ovvero, preso atto delle caratteristiche personologiche del genitore, quali sono quelle che lo “definiscono” adeguato? Esiste un “vademecum della personalità del genitore adeguato”?
Sappiamo bene che un genitore può essere ansioso da non dormire fino a che il figlio non rientra a casa dalla serata in discoteca oppure ansioso da impedire al figlio di uscire di casa per paura che possa succedergli qualcosa: sempre di ansia si tratta ma a connotazioni ed implicazioni diverse.
Modifiche al codice civile ed al codice di procedura civile in materia di affidamento condiviso dei figli
Depositato il Disegno legge 2421 in Senato
PDL 4377 Proposta di legge in caso di inosservanza delle condizioni dei figli da parte del genitore collocatario: riflessioni in merito
In questi giorni, all’esame della commissione giustizia c’è la proposta di legge n. 4377, che suggerisce i provvedimenti che il Giudice potrebbe prendere nel caso di inosservanza delle condizioni di affidamento dei figli da parte del genitore così detto collocatario.
Scorrendo il PDL 4377 alcuni aspetti meritano però una particolare attenzione.
1) Viene descritto il genitore che ostacola la relazione del figlio con l’altro genitore come persona il cui comportamento trae origine da un disturbo di personalità[1]. Tale affermazione è inesatta.
L’alienazione è una disfunzione della relazione pertanto non sempre alla base della disfunzione vi è un disturbo di personalità di uno dei due genitori. Vero che possono essere presenti tratti di personalità di tipo paranoideo o narcisistico ma essi possono anche non soddisfare i criteri per una diagnosi nosografica;
Dopo il Protocollo per il processo di Famiglia del Tribunale di Perugia del 2014, anche il Tribunale di Brindisi ha elaborato le Linee Guida per la sezione famiglia.
Gli aspetti evidenziati nel documento prevedono la residenza, la frequentazione, l’assegnazione della casa familiare, il mantenimento, e l’ascolto del minore.
La funzione genitoriale paterna sul comportamento dei figli pre-adolescenti
Ancora un’altra ricerca sull’importanza dei padri sul conseguente sviluppo dei figli. Dopo la tabella qui proposta, una nuova ricerca dell’Università di Oxford (Opondo et al., 2016) sostiene che la presenza della figura paterna contribuisce in maniera fondamentale alla sviluppo emotivo del figlio. La ricerca longitudinale è stata condotta su un campione di 10.440 bambini coinvolti nel progetto fin dai primi mesi di vita.
Rifacendosi agli studi in materia di separazione e divorzio, riconosciuta l’importanza di entrambe le figure genitoriali sullo sviluppo psico-fisico del minore ( a titolo di esempio si vedano anche i contributi realizzati come Il Maternal Preference non è criterio giuridicamente valido per decidere in merito al collocamento del minore, Sintesi bibliografica dell’importanza della figura paterna sullo sviluppo psico-fisico dei figli e Ancora sul collocamento alternato) l’ampia recensione pubblicata dal dott. Vittorio Vezzetti sulla rivista Health Psychology Open approfondisce gli effetti biochimici e psicobiologici sui minori conseguenti la perdita di un genitore a seguito del divorzio.
Il Maternal Preference non è criterio giuridicamente valido per decidere in merito al collocamento del minore
In tema di collocamento del minore il criterio guida è il superiore interesse di quest’ultimo non essendo, il concetto del Maternal Preference, criterio giuridicamente valido.
Questa la posizione del Tribunale di Milano il quale rileva che l’argomento desumibile dalla recente sentenza di Cassazione n. 18087 del 14.09.2016 (il c.d. criterio della Maternal Preference) non era stato “tempestivamente contestato” ed era divenuto pertanto elemento passato in giudicato.
Nel decreto del Tribunale di Milano sez. IX civile del 13-19 ottobre 2016 si afferma che “(…) il principio di piena bigenitorialità e quello di parità genitoriale hanno condotto all’abbandono del criterio della “maternal preference” a mezzo di “gender neutral child custody laws”, ossia normative incentrate sul criterio della neutralità del genitore affidatario, potendo dunque essere sia il padre, sia la madre, in base al solo preminente interesse del minore, il genitore di prevalente collocamento non potendo essere il solo genere a determinare una preferenza per l’uno o l’altro ramo genitoriale; normative del genere sono univocamente anche quelle da ultimo introdotte in Italia dal Legislatore in particolare, la legge 54 del 2006; ma anche la legge 219 del 2012 e il dlgs 154 del 2013)”
Sintesi bibliografica dell’importanza della figura paterna sullo sviluppo psico-fisico dei figli
Nel panorama attuale giurisprudenziale e, nell’ipotesi di nuove forme “familiari”, rischia di essere sottovalutata l’importanza della funzione genitoriale paterna sul conseguente sviluppo psico-fisico dei figli[1].
Uno dei problemi maggiori conseguenti alla separazione e al divorzio della coppia genitoriale è l’allontanamento del padre.
Seppure il presente contributo non vuole essere esaustivo delle conseguenze connesse alla separazione genitoriale, esso propone una sintesi bibliografica della letteratura scientifica di riferimento sull’importanza della figura paterna per lo sviluppo dei figli (vedi articolo), indipendentemente da circostanze che possono averne determinato l’assenza o lo scarso coinvolgimento (es. lutto, separazione, famiglie ricostituite, famiglie omogenitoriali, abbandono, et al.).
L’importanza del contributo paterno sul conseguente sviluppo psico-fisico dei figli è comunque strettamente connesso alla sua idoneità genitoriale. Laddove si sia in presenza di una figura genitoriale paterna con scarse e/o limitate capacità genitoriali, deve essere effettuata una valutazione specifica.
Modifiche al codice civile ed al codice di procedura civile in materia di affidamento condiviso dei figli. Depositato il Disegno legge 2421 in Senato
Approdato in Senato il disegno di legge concernente le modifiche al codice civile ed al codice di procedura civile che introduce la doppia residenza ed il mantenimento diretto.
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1. 1. All’articolo 337-ter del codice civile sono apportate le seguenti modificazioni: a) il primo comma è sostituito dal seguente: «Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto, nel proprio esclusivo interesse morale e materiale, di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi, con paritetica assunzione di responsabilità e di impegni, salvo i casi di impossibilità materiale da accertarsi a cura del giudice, e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale, ai quali è data facoltà di chiedere al giudice, con idoneo e separato procedimento, di disciplinare il diritto dei minori a mantenere la relazione con essi.