Con delibera del 16 ottobre del 2018 è stata istituita la Commissione a cui ci rivolgiamo. Le sue finalità sono chiarite dalla Presidente Valeria Valente all’agenzia di stampa DIRE il 3 agosto 2020: “La Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio ha da tempo rivolto attenzione a come la violenza venga letta e riconosciuta nei tribunali, al fenomeno della PAS, e se e quante volte sia derubricata a conflitto nelle cause di separazione e di affido dei minori”.
La Commissione, come ha confermato la sua Presidente, ha selezionato 572 fascicoli (un campione certamente non rappresentativo delle cause di separazione per i minori, che sono mediamente 60.000 l’anno, come si può osservare nella tabella 1, a pag.2), allo scopo di esaminare: “come viene percepita la violenza in tribunale”. Questa attività nasce sulla base anche di proteste di alcune madri che si sentono danneggiate dalle consulenze tecniche d’ufficio (CTU) esperite durante il loro processo di separazione per l’affidamento dei figli, anche a causa di una diagnosi chiamata “Sindrome di Alienazione Genitoriale” (PAS) di cui si sarebbero rese responsabili per aver ostacolato l’incontro del figlio con l’altro genitore. Si paventa vibratamente da parte di alcune che ci sia un preconcetto antifemminile da parte degli operatori forensi. Diciamo subito che vediamo di buon auspicio la creazione di questo genere di Commissioni, come quella che potrebbe, per esempio, indagare sui molti errori giudiziari che vengono 2 compiuti nelle aule di tribunale e che talvolta portano alla condanna e carcerazione di persone innocenti: l’Innocent Project negli Stati Uniti, operante dal 1992, ha portato alla scarcerazione, ad oggi, di 375 persone condannate, di cui alcune si trovavano nel braccio della morte. Vogliamo offrire ai lavori della Commissione il nostro contributo di epistemologia sociale, sulla base delle nostre conoscenze scientifiche ed esperienza professionale. È chiaro a tutti che in materia forense errori grossolani vengono compiuti da consulenti, periti e magistrati tanto più gravi nei casi di cui stiamo parlando perché si riflettono non solo su uno o più genitori, ma soprattutto sui figli minori.