Secondo i dati dell’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) che fa capo al Ministero degli Interni, la cosiddetta omofobia non è, come si vorrebbe far credere con varie propagande mediatiche, questione così allarmante.
Contributi generali
Nonostante le tante e varie raccomandazioni sull’utilizzo di internet da parte di minori per i contenuti che passano in rete, la notizia che, su YouTube e YouTube Kids, vengano trasmessi video di soggetti che danno informazioni sul suicidio è, a dir poco, raccapricciante.
La notizia, di qualche giorno fa riportata anche sul Washington Post, è di una mamma pediatra che stava guardando i cartoni con suo figlio quando, tutto ad un tratto, il cartone animato si è interrotto dalla clip di un uomo che simulava, fornendo indicazioni, di tagliarsi il polso (https://pedimom.com/youtube-kids-scare/).
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi nel 2019 su affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità. Che… “figura bibliografica”
È di questi giorni (7 febbraio 2018) la notizia di una “bizzarra” posizione assunta dall’Ordine Nazionale degli Psicologi audito in Commissione Giustizia del Senato nell’ambito dei ddl n. 45, 118, 735 e 837 in tema di affido minori.
Come gli addetto ai lavori sicuramente si ricorderanno, il medesimo Consiglio Nazionale (CNOP) nel novembre 2011 sentito in Commissione Giustizia Senato nell’ambito dei ddl 957 e 2454 così si esprimeva: “(…) si ritiene che al fine di promuovere la salute dei minori i punti fondamentali siano i seguenti: frequentazione equilibrata; riferimento abitativo a doppio domicilio (due case), cioè percepire come propria la casa del padre che quella della madre; ricevere cura e accudimento di entrambi nella quotidianeità; cioè constatare che entrambi i genitori provvedono ai propri bisogni, anche di tipo economico; promozione della possibilità di mediazione mediante un passaggio massimamente anticipato prima che cominci la fase contenziosa”.
Con piacere divulgo la rivista Trends in Suicide Prevention n. 1-2018 esito della XVI edizione del Convegno Internazionale di Suicidologia e Salute Pubblica svoltosi a Roma presso l’Università La Sapienza il 13-14 settembre u.s. in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio 2018 (10 settembre 2018).
Il Convegno, negli anni, è diventato un momento fondamentale per chi si occupa della problematica caratterizzato dall’approccio multidisciplinare per lo studio del fenomeno.
La figura genitoriale paterna e la sua deprivazione. Questo il tema del contributo sul quale, insieme al Prof. Giovanni Battista Camerini, abbiamo riflettuto in occasione Convegno Nazionale dell’Associazione Padri Separati svoltosi a Roma il 20 aprile.
Partendo dalla funzione paterna ed il suo imprescindibile contributo per lo sviluppo del minore, si è cercato di comprendere pragmaticamente in cosa consista il danno della deprivazione della figura genitoriale paterna inteso non solo nell’accezione di assenza totale del padre ma anche di una sua scarsa frequentazione.
La problematica della simulazione in ambito forense è da sempre oggetto di particolare attenzione nell’ambito delle valutazioni sia civili (es. risarcimento danno) che penali (es. imputabilità).
L’Intervista Strutturata per i Sintomi Riferiti 2 (S.I.R.S.-2) è stata riconosciuta come il miglior strumento di misura per la valutazione della simulazione dei disturbi mentali.
La S.I.R.S.-2 è la versione aggiornata della S.I.R.S.: “(…) Il manuale della S.I.R.S.-2 aggiorna la letteratura sulla simulazione di malattia con un‘attenzione particolare alle strategie di rilevazione e di applicazione clinica. Combina inoltre i dati che derivano dal processo di validazione della S.I.R.S. originale con le ricerche più recenti. Per raggiungere tale obiettivo, sono stati integrati più di 2300 protocolli S.I.R.S., somministrati a partecipanti provenienti dall‘ambito clinico, clinico-forense, carcerario, di comunità. Con l‘inclusione inoltre dei dati sulla attendibilità e dei dati provenienti da somministrazioni multiple agli stessi gruppi di soggetti (i cosidetti within-subjects designs), il numero totale dei protocolli disponibili per un‘analisi dell‘affidabilità e dell‘efficacia supera i 2.500“ (Pezzuolo et al., 2016, 7).
Pubblicato sulla rivista di Psicologia e Giustizia, anno XVIII, numero speciale novembre 2017 l’abstract del contributo La di-informazione suicidaria che verrà presentato al III Convegno Nazionale di Psicologia Giuridica, sessione parallela “Comunicazione e processo”, in programma a Milano nei giorni 17,18,19 novembre.
La dis-informazione suicidaria
Dott.ssa Sara Pezzuolo & dott.ssa Tania Fiorini
Pubblicato sulla rivista di Psicologia e Giustizia, anno XVIII, numero speciale novembre 2017 l’abstract del contributo EXI.D.A. che verrà presentato al III Convegno Nazionale di Psicologia Giuridica, sessione parallela “Metodi e strumenti della psicologia giuridica”, in programma a Milano nei giorni 17,18,19 novembre.
EXI.D.A. Existential Damage Assessment
Dott.ssa Sara Pezzuolo
Gli esseri umani sono sempre meno capaci di accettare un “no” come risposta e sempre più inclini a sottomettere i propri pari
A cura Nadia Francalacci
“Anziché procedere verso un’evoluzione sociale che riconosce emozioni e sentimenti complessi, stiamo regredendo verso una società pulsionale, istintuale per cui l’impulso viene agito. È la paura dell’”altro diverso” che genera violenza. E si ha paura perché nessuno insegna il valore della diversità”.
Un agguato senza un “perchè”
La violenza, alla quale si riferisce Sara Pezzuolo, psicologa giuridica, è quella che si è per esempio scatenata nei confronti dei due cittadini stranieri, un bengalese ed un egiziano, aggrediti nel cuore di Roma mentre tornavano dal ristorante del centro storico dove lavoravano, e per la quale i carabinieri hanno fermato 5 ragazzi tra i 15 e i 19 anni.
Ma violenza e brutalità sono anche quelle che hanno ridotto in fin di vita, Gheoge Bod Naru, di origine romena, aggredito e dato alle fiamme in un giardino pubblico di Torino, probabilmente per un litigio su chi dovesse dormire su una panchina. Un caso sul quale gli inquirenti stanno ancora indagando.
Ogni anno oltre 13 milioni di italiani si rivolgono a maghi e cartomanti per un giro d’affari che supera gli 8 miliardi di euro
a cura di Nadia Francalacci
Dati alla mano, agli italiani piace di più fare la fila davanti alla porta di un mago o di una cartomante che all’ufficio di collocamento.
Secondo uno studio del Codacons, con la crisi economica, in Italia, il mercato dell’occulto è aumentato del 500% raggiungendo un giro d’affari di 8 miliardi di euro.
Una cifra sicuramente arrotondata per difetto e che continua a crescere vertiginosamente proprio come il numero di maghi, astrologi, cartomanti e veggenti. Sarebbero, infatti, oltre 13 milioni (3 milioni in più rispetto al 2001) gli italiani che si rivolgono ogni anno ai circa 155 mila santoni, guaritori e guru di pseudo-sette.