Le linee guida presentate sono state elaborate congiuntamente dalla British Psychological Society (BPS) e Family Justice Council (FJC) e delineano, specificamente, il ruolo degli psicologi nei procedimenti familiari.
Dopo una prima parte in cui si richiama il consulente psicologo a ciò che deve espletare nell’ambito di una valutazione del tribunale (paragrafo 2), si rimanda alle norme etiche e deontologiche (paragrafo 3-4) da rispettare, si pone attenzione sulle competenze e sull’importanza della supervisione e/o del confronto tra pari (paragrafo 5-6), interessante è la disamina delle competenze richieste per ciascuna tipologia di esperto psicologo in funzione del ruolo chiamato a svolgere.
Specificatamente, gli psicologi forensi che lavorano con giovani devianti e all’interno della giustizia giovanile, oltre ad avere competenze di base inerenti la valutazione devono anche avere competenze nel trattamento psicologico rispetto ai comportamenti devianti.