Capita sovente che negli elaborati forensi il consulente e/o il perito al fine di “rinforzare ed avvalorare” le proprie conclusioni incorra in quelle che sono definite fallacie della comunicazione o, detto altrimenti, in argomentazioni ingannevoli.
Per tale motivo, un buon psicologo forense, deve saperle riconoscere ed argomentare in modo da dimostrare l’intrinseco limite di una conclusione logicamente scorretta.
Di seguito propongo alcuni esempi di fallacie che sovente si possono rinvenire: