Facendo propria la decisione n. 99 della Corte Costituzionale del 20 febbraio 2019 (depositata il 19 aprile 2019) si conferma, secondo Cassazione, il principio che nei casi di grave infermità psichica sopravvenuta, il tribunale di sorveglianza possa disporre l’applicazione al condannato della detenzione domiciliare in “deroga” alla detenzione carceraria.
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