Risarcimento danno da pregiudizio esistenziale: il padre che trascura i figli
Data la rilevanza che assume il ruolo della funzione genitoriale paterna ai fini del benessere psico-fisico dei figli, reputo interessante condividere alcuni passaggi di due sentenze di Cassazione meritevoli di attenzione ai fini della richiesta di un risarcimento danni di natura non patrimoniale.
Tali riflessioni possono trovare plauso non solo ai fini di un risarcimento del danno biologico di tipo psichico ma anche, e direi soprattutto, nel caso di risarcimento della componente del pregiudizio esistenziale preso atto che, la famiglia (ed il legame parentale) è la prima sede di autorealizzazione e di crescita delle persona ove il rispetto della dignità e della personalità di ognuno assumono i connotati di un diritto inviolabile
Nello specifico, interessanti spunti di riflessione li ho ritrovati nelle sentenze della Cassazione n. 5652/2012 e n. 16657/2014.
Della prima sentenza, trovo interessante l’accezione dei diritti della persona con riferimento alla “qualità di figlio”. Si tratta di una situazione nella quale, il padre, pur essendo a conoscenza della paternità se ne era completamente disinteressato per anni.