Home ArticoliContributi generali L’Associazione EMDR per l’Italia scrive all’Ordine dell’Emilia Romagna in merito all’utilizzo di tecniche psicoterapiche sui casi di Bibbiano

L’Associazione EMDR per l’Italia scrive all’Ordine dell’Emilia Romagna in merito all’utilizzo di tecniche psicoterapiche sui casi di Bibbiano

di Sara Pezzuolo

A fronte delle numerose informazioni e dis-informazioni che circolano sulla triste vicenda dei casi di Bibbiano, condivido, sperando di fare un po’ di chiarezza, quanto redato dalla Presidente di EMDR Italia, dott.ssa Isabel Fernandez, sulla psicoterapia EMDR in generale e, in particolare, sull’utilizzo della psicoterapia EMDR nei casi di minori presunti abusati.

“(…) l’utilizzo della terapia EMDR non esenta dall’applicazione dei protocolli e delle linee guida consigliati con i minorenni che riportano un asserito abuso sessuale (in Italia Carta di Noto e Linee Guida condivise[1]), né tantomeno, solleva il terapeuta dai doveri di Legge vigenti nello stato in cui si esercita (in Italia dall’obbligo di denuncia o refertazione alla Autorità Giudiziaria conseguente all’apprendimento di un reato procedibile d’Ufficio). (…) Secondo la letteratura scientifica e le linee guida internazionali (NICE, OMS, NIMH) il protocollo EMDR è efficace nella riduzione della vividezza e dell’intensità emotiva dell’immagine, (come descrivono Andrade, Kavanagh e Baddeley (1997). La riduzione della vividezza del ricordo porta ad una riduzione del disturbo emotivo e dei pensieri negativi intrusivi legati all’evento. L’effetto dell’EMDR è quello di ridurre la carica emotiva del ricordo, che viene visto più lontano, che è proprio il contrario di quello che si menziona in questo caso di cronaca quando si dice che induce falsi ricordi. (…) Il trattamento EMDR non opera tramite suggestione, al contrario è un tipo di terapia non basata sull’ “egemonie delle parole”, basata sulla capacità innata dell’essere umano di elaborare spontaneamente e naturalmente, nonché di superare eventi anche molto dolorosi. Il paziente è sempre cosciente e presente a se stesso e il trattamento avviene all’interno di una relazione terapeutica. Durante una seduta di EMDR, il terapeuta non fa domande, non interpreta, si limita a seguire e ad accompagnare il processo spontaneo e naturale di elaborazione che fa il paziente. La terapia EMDR è centrata sul paziente: il terapeuta non fa induzioni e non è possibile creare falsi ricordi o contaminare i ricordi del paziente. Per questo motivo non è possibile rafforzare eventi non reali da parte del terapeuta, né innestarli o validarli, come è stato ipotizzato in questo caso. (…) in ogni caso la Associazione EMDR indica come imprescindibile l’agire nel rispetto delle linee guida vigenti internazionalmente riconosciute che nel caso di minorenni asseritamente abusati prevedono la sospensione di ogni attività psicoterapeutica incisiva fino a pronunciamento giudiziale dei fatti asseritamente riportati dal paziente[2]

Documento consultato in data 29 luglio 2019 al seguente link

[1] Grassetto della scrivente.

[2] Grassetto della scrivente.

 

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