Home ArticoliCriminologia Disonestà: Il cervello si adatta alla disonestà

Disonestà: Il cervello si adatta alla disonestà

di Sara Pezzuolo

Da una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience è stato dimostrato che il cervello, tramite l’amigdala, si adatta ai comportamenti disonesti a vantaggio personale. La disonestà è parte integrante del nostro mondo sociale ed influenza vari ambiti: dalla finanza alle relazioni personali. Aneddoticamente, le digressioni dal codice morale sono spesso descritte come una serie di piccole violazioni che crescono nel corso del tempo.

I ricercatori hanno dimostrato che esiste una graduale escalation di disonestà ed hanno svelato il meccanismo neurale sotteso a ciò. Da un punto di vista comportamentale è stato dimostrato che la misura in cui i partecipanti si impegnano in comportamenti disonesti aumenta con la ripetizione stessa del comportamento. Utilizzando la risonanza magnetica funzionale è stato, poi, documentato che la riduzione del segnale di attività nell’amigdala è sensibile alla storia del comportamento disonesto in parallelo con l’adattamento. Criticamente, la ridotta sensibilità dell’amigdala tra un comportamento disonesto precedente e quello successivo è predittivo di una escalation di disonestà self-serving. I risultati rivelano un meccanismo biologico che supporta una “brutta china”: quella che inizia da piccoli atti di disonestà e può degenerare in trasgressioni più grandi.

 

A questo LINK la ricerca

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